Vieni a scoprire il vibrante mondo della musica d’insieme! Il corso, guidato dagli insegnanti della Scuola: Marco Bonfante (Chitarra), Davide Pigozzi (Pianoforte) e Stefano Aldrovandi (Basso), promette di trasportarti in un viaggio emozionante attraverso le varie sfumature della musica di gruppo. Gli allievi, provenienti dai diversi corsi offerti dalla Scuola, hanno dedicato ore di studio e passione per presentare una selezione dei brani più signifcativi studiati durante il corso, cercando di trasmettere al pubblico un’esperienza musicale unica e coinvolgente.
Il workshop é indicato a tutti quelli che vogliono avere una reale prospettiva all’improvvisazione, tenendo conto della tradizione e della Modernitá del jazz. Quindi Blues, Be Bop, Hard Bop, Modal Harbop e Contemporanea della musica del 900. Tratteró argomenti che comprendono, la Tecnica, il Ritmo,e l’articolazione delle frasi, fno ad arrivare alla costruzione delle frasi cosidette jazz tradizionali. Il workshop, indicato a tutti gli strumentisti e cantanti che vogliono approfondire e integrare con un approccio Musicale la loro preparazione, sarà supportato dal mio Libro edito da Dantone Music JAZZ ARTICULATION
A quatrefoil in blue |
Fanno del blues a modo loro, randagi sospesi tra campagna e città, tra intelligenza artifciale e stregoneria. Filologicamente scorretti, come sangue meticcio, una linfa vitale, sotterranea, che fa girare il mondo.
Faccio i primi passi musicali con il sax, nella banda del paese. Un paio d’anni dopo ricevo in dono una chitarra e rimango folgorato dall’ascolto di Van Halen: da quel giorno suonare diventa un’esigenza.
Dal sanguigno (hard) rock-blues alle forme più “nobili” del rock prog, in questo progetto ripercorro un viaggio che mi ha formato come musicista, con l’obiettivo di interpretare i grandi classici e i grandi chitarristi che hanno contribuito a rendere la chitarra uno strumento indimenticabile e senza età.
Carlo Poddighe è un musicista e cantautore di Brescia. Inizia a suonare dal vivo nei locali nel 1992. Polistrumentista, negli anni ha collaborato come musicista live e in studio con molte band e musicisti nell’ambito pop e rock/blues.
Nel 2012 esce il cd “Canzoni d’Asporto” che contiene canzoni scritte dal 1995 ad oggi, spazia dal rock classico al pop d’autore alternativo. Registrato totalmente in analogico.
Già produttore e musicista di artisti del calibro di Omar Pedrini, Joe Bastianich e molti altri, si presenta, con un originale ed innovativo progetto “One Man Show”, sotto il nome di SUPEREGO, imbracciando contemporaneamente Chitarra, Batteria, Tastiera e Voce. Il tutto completamente dal vivo e senza l’ausilio di Backing Tracks o Looper.
Durante l’esibizione presenterà brani tratti dal suo nuovo album e alcuni imprescindibili classici della storia del Rock.
WALTER DONATIELLO: compositore; ricercatore musicale; chitarrista; didatta. È considerato uno dei chitarristi emergenti di talento nell’area contemporanea del momento.
Si presenta con un nuovo progetto costruito ed ideato su brani Standards rivisitati e brani inediti, con due musicisti di rilievo:
il grande batterista Massimo Manzi e il sassofonista Felice Clemente. Un suono unico fatto da Musicisti di grande spessore
Artistico e Musicale, da non perdere.
MASSIMO MANZI: nato a Roma nel ’56, batterista, è da circa trent’anni in primo piano sulla scena jazzistica non solo nazionale che lo vede costantemente presente in molte importanti formazioni dal piccolo al grande organico. Incide oltre 160 CD. Suona regolarmente nei più importanti club e rassegne, fra gli ultimi eventi l’International Jazz Day (UNESCO) di Roma e
Fano e “il Jazz Italiano per L’Aquila”, concerti a Tokyo, Mexico City, New York...
FELICE CLEMENTE: defnito da Enzo Siciliano dalle pagine di Repubblica «il miglior giovane sassofonista italiano» e da Cadence magazine (USA) «un talento destinato a fare la storia del jazz». Il suo disco “Nuvole di Carta” in quartetto ha ricevuto 4 stelle dalla bibbia del jazz mondiale DOWNBEAT magazine (USA). Svolge un’intensa attività concertistica collaborando con artisti tra i maggiori nel panorama nazionale e internazionale.
Trovare i tanti incroci tra la strada maestra del blues e quella più tortuosa ed imprevedibile della musica di Tom Waits è un’operazione cartografca che chiede intuizione e senso dell’orientamento.
Ci si muove con i mezzi più disparati dalle larghe paludi del Mississippi e dalle più sperdute chiesette di campagna fno ai poco rassicuranti neon della Los Angeles “hard boiled” delle pallottole che fschiano. Con qualche volo a elica verso la Berlino espressionista di Kurt Weill. È la missione della Swordfsh Blues Band.